Montecatini di Montemarciano
Nel 1919 la Società marchigiana di concimi e prodotti chimici apre uno stabilimento per la produzione del perfosfato a Marina di Montemarciano. La società viene acquisita dalla Montecatini nel 1929 e partecipa attivamente al programma agricolo voluto dal regime fascista.
A differenza dello stabilimento di Orbetello, questo impianto non ha disponibilità di materia prima nelle vicinanze (la fosforite arriva via nave dal nord Africa e non ci sono nelle vicinanze miniere di pirite per la produzione di acido solforico) e quindi, durante il secondo conflitto mondiale, interrompe la produzione diventando un magazzino di viveri e materiali per gli alleati.
Al termine della guerra lo stabilimento viene ampliato e ammodernato. La crisi del settore chimico che investe la Montecatini (nel frattempo diventata Montedison) porta alla dismissione del settore concimi con la cessione dello stabilimento alla Sir-Società Interconsorziale Romagnola nel 1975 (stesso anno in cui anche lo stabilimento di Orbetello viene ceduto alla SITOCO – Società Interconsorziale Toscana Concimi). Dieci anni dopo, nel 1985, la gestione della fabbrica passa alla Fertilgest che, a sua volta, viene acquisita da Enimont nel 1988 con la conseguente chiusura definitiva dello stabilimento.
Disposizione degli impianti del sito
- A: Reparto acido solforico
- B: Sala forni
- C: Magazzino Fosforiti
- D: Macinazione e impasto continuo
- E: Officine e centrale elettrica backup
- F: Direzione e uffici
- G: Portineria, mensa e infermeria
- H: Granulazione
- I: Magazzino sali
- J: Magazzino perfosfato
- K: Insacco
Approfondimenti e fonti
- Foto storiche Fondo Edison
- Relazione “Recupero area ex Montedison”, Comune di Falconara Marittima
- “Un punto di contatto molto forte: l’industria elettrochimica (1905-1945)” – Marcello Benegiamo, Proposte e ricerche 2007
- “Il sito ex Montedison di Falconara. Storia, situazione, prospettive di recupero” – Giuseppe Campana e Ruggero Giacomini – Comune di Falconara Marittima