Serio Everest di Crema
Nel 1932 la famiglia svizzera Carish acquista a Crema una fabbrica di chiodi e ferri di cavallo e la converte alla produzione di grammofoni. Lo scarso successo commerciale porta a rivedere il prodotto e si inizia così la produzione di macchine da scrivere con la denominazione aziendale “Società Anonima Serio“. Il primo modello viene commercializzato con il marchio SABB (“S. A. Brevetti Brasa”), seguito dalla “Mondial” e, nel 1934, dal modello che segnerà il successo dell’azienda e ne cambierà il nome nell’immaginario comune: la Everest 42. Lo stabilimento viene realizzato tra via del Mulino e viale Santa Maria della Croce.
La Serio produce la prima macchina da scrivere al mondo con una tastiera su quattro file (invece di tre come in uso sino ad allora). Viene definito uno standard che sarà universalmente adottato da tutti i produttori da quel momento in poi.
Nel 1935 la Serio acquisisce la Sozzi-Inzadi di Milano, produttrice di macchine addizionatrici, che vengono da quel momento commercializzate con il marchio Alfa Everest. La produzione delle calcolatrici rimane nello stabilimento di Milano e solo nel dopoguerra viene spostata a Crema.
L’artefice principale del successo della Serio è Eliseo Restelli che lavora alla SAID di Milano (Società Anonima Industrie Dattilografiche) e che viene coinvolto nella creazione della fabbrica cremasca dagli investitori svizzeri della Carish. Lui e alcuni suoi colleghi lasciano la SAID e creano la Serio, ed è proprio Restelli a progettare tutti i modelli che fanno il successo dell’azienda: Everest 42, Everest 44, Standard, S 100, K2, Standard 92. Per la sua attività riceve nel ’52 la laurea ad honorem in Ingegneria dalla Sequoia
University di Los Angeles.
E’ del 1960 l’acquisizione dello stabilimento da parte della Olivetti che continuerà a mantenere il marchio indipendente, sino alla fine degli anni ’60 quando sparirà il marchio Serio e Olivetti costruirà un ulteriore stabilimento a Crema. L’arrivo della nuova proprietà segnerà la fine dell’era Restelli che sarà presto estromesso dall’azienda.
Pian piano la produzione si sposta nel nuovo stabilimento e quello della Serio viene adibito prima a magazzino e poi abbandonato.
Approfondimenti e fonti
- Dall’Everest all’Olivetti (edizione del Centro Ricerca Alfredo Galmozzi, Crema)
- “Le Machinète” (dal sito del Comune di Crema)