Zuccherificio di Avezzano

Nel 1897 la Società Italo Tedesca per la Fabbricazione dello Zucchero realizza uno zuccherificio a Monterotondo, poco fuori Roma, contando sulla materia prima che avrebbero dovuto coltivare i contadini del principe Boncompagni, grande proprietario terriero della zona.

Nonostante gli incentivi loro promessi, i contadini sono restii a cambiare le coltivazioni a favore della barbabietola da zucchero e quindi la prima campagna dello zuccherificio – nel 1898 – è condotta in maniera ridotta e con grande difficoltà.

Nel 1899 si inizia la coltivazione della barbabietola nei terreni della piana del Fucino, bonificata dal principe Alessandro Torlonia nel 1878, e la campagna del 1899 viene effettuata principalmente con questa materia prima, trasportata da Avezzano a Monterotondo via ferrovia.

Visti gli ottimi risultati si decide di spostare lo zuccherificio da Monterotondo ad Avezzano, accorciando la catena logistica: la fabbrica viene smontata e rimontata nello stabilimento ai margini della piana del Fucino. I macchinari utilizzati sono prodotti principalmente da due aziende tedesche:

  • la Sangerhauser Aktien Maschinenfabrik, fondata in Germania nel 1865 dall’imprenditore Julius Hornung e dall’ingegnere Carl Flügel e specializzata in attrezzature complete per fabbriche e raffinerie di barbabietola e zucchero di canna; l’azienda chiude, dopo anni di incerte vicende, anche legali, all’inizio del nuovo millennio
  • la Braunschweigische Maschinenbauanstalt AG, che produce tutt’ora macchinari per la lavorazione degli zuccherifici

Con il passaggio ad Avezzano la società muta ragione sociale in Società Romana Zuccheri.

Con gli scarti di produzione (la borlanda) si produce anche concime potassico utilizzando un forno “Porion” installato nel 1905. Lo stabilimento ospita anche una distilleria per la produzione di alcool etilico.

Nel 1915 lo zuccherificio subisce pesanti danni a seguito del devastante terremoto della Marsica che rade al suolo la città di Avezzano.

Nel 1927 la famiglia Torlonia acquisisce l’intera proprietà della Società Romana Zuccheri e cambia ragione sociale in SAZA (Società Anonima Zuccherificio di Avezzano).

Un estratto della Gazzetta Ufficiale del 1939 che fa riferimento alla nomina delle cariche sociali dello zuccherificio. Da notare la sede legale in via Tomacelli 106, Roma, attualmente sede della Banca del Fucino della famiglia Torlonia

Durante il secondo conflitto mondiale le truppe tedesche requisiscono la fabbrica e la produzione continua a rilento poiché ci sono continui bombardamenti e mitragliamenti delle forze aeree alleate.

Nel 1944, quando è chiaro che dovranno ritirarsi, i tedeschi smontano tutti i macchinari per portarli via e fanno saltare con l’esplosivo molte parti degli edifici. Dopo l’arrivo delle truppe alleate si scopre che molti dei macchinari asportati dai tedeschi sono fermi su un convoglio alla stazione Termini di Roma. Alcuni operai, in bicicletta, raggiungono la capitale e riescono, non senza difficoltà, a farsi restituire tutto dagli Alleati grazie ai puntigliosi elenchi compilati dai tedeschi relativi a tutti i materiali asportati (numeri matricola di motori e impianti). Il materiale viene riportato ad Avezzano e lentamente lo stabilimento torna ad essere operativo.

Nel 1978, oberata dai debiti, la società SAZA viene posta in liquidazione e il prefetto dell’Aquila, per preservare l’occupazione, requisisce per ragioni di “pubblica utilità” lo stabilimento di Avezzano. La gestione viene quindi affidata alla società pubblica Società saccarifera Abruzzo e Molise (che fa parte dell’ERSA, Ente Regionale Di Sviluppo Agricolo) e successivamente viene perfezionata la vendita – nel 1980 – al Consorzio Cooperative della Marsica (sempre in orbita ERSA). Il lento declino dello stabilimento continua sino al 1987, anno della definitiva chiusura.

Cronologia

  • 1897 Costruzione dello zuccherificio di Monterotondo, ad opera della Società Italo Tedesca per la Fabbricazione dello Zucchero, che farà solo due campagne: 1898 e 1899.
  • 1899 La seconda campagna dello zuccherificio di Monterotondo utilizza la barbabietola da zucchero delle nuove coltivazioni della piana del Fucino, bonificata da Alessandro Torlonia nel 1878
  • 1899 La Società Romana Zuccheri costruisce lo zuccherificio di Avezzano, utilizzando i macchinari di quello di Monterotondo
  • 1905 installazione forno Porion per la produzione di concime
  • 1915 lo stabilimento subisce importanti danni a seguito del terremoto della Marsica
  • 1927 lo stabilimento viene acquisito dalla SAZA (Società Anonima Zuccherificio di Avezzano) di proprietà della famiglia Torlonia
  • 1936 viene realizzata la nuova distilleria per alcool assoluto
  • 1978 la società SAZA è posta in liquidazione e il prefetto dell’Aquila requisisce la fabbrica per “pubblica utilità”
  • 1980 lo stabilimento passa al Consorzio Cooperative della Marsica
  • 1987 Chiusura definitiva dello stabilimento

Approfondimenti e fonti