Stazione Frigorifera Specializzata di Verona
Le prime strutture dei Magazzini Generali di Verona vengono inaugurate nel 1927. Nel 1929 viene conferito incarico all’Ingegnere Pio Beccherle per la realizzazione di un progetto per la gestione della logistica e della catena del freddo dei prodotti ortofrutticoli.
Il Beccherle presenta il progetto di un edificio che fonde le caratteristiche del classico deposito ferroviario a piattaforma girevole con quelle di una stazione refrigerante. Il diametro è di oltre cento metri e l’altezza di trentadue. Al centro della struttura c’è la piattaforma ferroviaria che permette il carico e lo scarico delle merci dai treni; le gallerie di accesso permettono inoltre di refrigerare interi vagoni.
Attorno alla piattaforma girevole, del diametro di di 18 metri, dove possono entrare due vagoni ferroviari, si trovano le celle frigorifere e le gallerie di accesso. In una delle sale viene allocato il locale macchine: l’impianto frigorifero ha una capacità di produzione di 600 kg di ghiaccio al giorno e viene commissionato alle Fonderie ed Officine Meccaniche Gaetano Barbieri & C. di Bologna che installa i compressori all’ammoniaca.
Queste le caratteristiche dell’impianto come illustrate in un volume propagandistico del 1931:
- 9 milioni di lire il costo della costruzione
- 150 mila giornate di lavoro per la costruzione
- 5.000 tonnellate di cemento e calce
- 1.000 tonnellate di ferro e altri metalli
- Un milione e 600 mila frigorie l’ora di potenza
- 35 mila metri di serpentine frigorifere
- 1.150 cavalli di forza
La stessa pubblicazione ci descrive le capacità e caratteristiche dell’impianto:
Le 8 celle per la refrigerazione di frutta e verdure possono contenere complessivamente 300 vagonate di merce. Le 7 gallerie per la refrigerazione dei carri ferro viari hanno la capienza di 20 carri. In 24 ore si possono fare fino a 4 ‘rinnovi di materiale, per cui nelle 7 gallerie si possono refrigerare ogni giorno, fino a 80 carri frigoriferi. Tenuto conto della potenza frigorifera installata e della sistemazione data ai servizi per il rapido ricevimento e per la rapida spedizione della merce, la potenzialità di lavoro della stazione è di 120/150 vagoni ogni 24 ore.
L’impianto viene inaugurato nel giugno 1930 e progressivamente abbandonato negli anni ’80 del secolo scorso con la dismissione dell’area dei magazzini generali. Nel 2022 l’edificio viene recuperato dalla catena Eataly che ha anche preservato e valorizzato parte degli impianti di compressione.
Approfondimenti e fonti
- Storia del progetto su Architetti Verona
- Storia e immagini dell’impianto (Diego Martini)
- Fonderie ed Officine Meccaniche Gaetano Barbieri & C. di Bologna
- Eataly Verona (Artribune)
- Storia dell’edificio (Eataly)