Officine Meccaniche Reggiane
Il primo nucleo dell’azienda nasce nel 1901, a Reggio Emilia, come Officina Meccanica e Fonderia Ing. Romano Righi e C.. Nel 1904 la denominazione cambia in Società Anonima Officine Meccaniche Reggiane (OMR) iniziando la produzione di materiale rotabile ferroviario. Da notare che il maggior azionista della OMR, in questo momento, è Giuseppe Menada che risulta anche il maggior committente, essendo presidente della Società Anonima delle Ferrovie di Reggio Emilia (SAFRE). Nel 1912 la denominazione aziendale cambia ancora e diventa Reggiane Officine Meccaniche Italiane.
Durante il primo conflitto mondiale l’azienda inizia a produrre materiale bellico (cannoni e ogive per proiettili) e avvia la collaborazione con la Caproni nella realizzazione di aerei da bombardamento Ca.44.
Al termine della prima guerra mondiale, nonostante numerose acquisizioni di altre aziende al fine di diversificare la produzione (si va dai silos e macchine agricole ai macchinari per mulini, pastifici e laterizi), inizia un periodo di profonda crisi che culmina con l’acquisizione da parte dell’I.R.I. che riesce a salvare almeno gli stabilimenti di Reggio Emilia.
Nel 1935 la Caproni acquisisce dall’I.R.I. la quota di maggioranza delle Reggiane e la produzione cresce di pari passo con lo sforzo bellico della seconda guerra mondiale. Con questa nuova crescita delle attività si arriva, nel 1942, ad una occupazione di oltre diecimila lavoratori. Nel gennaio 1944 le Reggiane vengono bombardate dagli Alleati.
Nel dopoguerra si susseguono cambi di proprietà (nel 1962 arriva l’Efim, nel 1993 il gruppo Fantuzzi e nel 2008 la statunitense Terex) che non riescono a invertire il lento declino dell’azienda.
La sede storica di Reggio Emilia, oggetto delle foto di questo articolo, viene definitivamente abbandonata nel 2008.