Forte del Pozzarello
Il forte sorge su una collina sovrastante Porto Santo Stefano. L’area del monte Argentario ha numerose fortificazioni e il Pozzarello è l’ultimo ad essere stato costruito nel 1888 a seguito della decisione dello Stato Maggiore di sfruttare la posizione riparata di Porto Santo Stefano per la flotta militare.
Il forte è interamente interrato (per risultare impossibile da colpire con tiri diretti di artiglieria) e a pianta trapezoidale. La strada di accesso, scavata nella roccia, compie, poco prima dell’ingresso, una curva che impedisce la visibilità balistica del portone di accesso. Attorno al forte c’è un profondo fossato e l’accesso è consentito tramite un ponte levatoio.
All’interno i corridoi sono dotati di rotaie che permettono di spostare le munizioni con carrelli: a ogni incrocio ci sono delle piastre rotonde che servono a girare i carrelli.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il forte fu dotato di armi antiaeree per difendere dai bombardamenti il porto di Santo Stefano.
Ne dopoguerra il forte venne utilizzato come polveriera e deposito di armi sino al 1975, anno della completa dismissione.
Tra i dettagli ancora riconoscibili ci sono un paio di latrine per la truppa, la pompa che attinge l’acqua dalle cisterne e le nicchie per le lampade che erano chiuse da vetri e sono dotate di cappa fumaria.
Per evitare incendi dagli effetti disastrosi, dove erano stoccate polveri ed esplosivi, le nicchie per le lampade sono accessibili solo dalla parte opposta ai magazzini grazie a un corridoio di servizio.
In questa maniera la parte apribile è confinata da un lato del muro dove non ci sono materiali esplosivi o infiammabili.
Approfondimenti e fonti
- Il forte Pozzarello e il sistema difensivo del Monte Argentario dopo l’Unità d’Italia (Gualtiero Della Monaca, Antonio Giordano, Daniele Metrano, edizione Libreria Massimi ISBN: 9977000001)
- Informazioni storiche e planimetrie del forte