Distilleria Eridania di Ferrara
Nel 1938 la FIDA (Fabbrica Italiana Derivati Acetilene) pianifica la costruzione di uno stabilimento per la produzione di additivi per carburanti, specificatamente per l’aviazione militare. Lo scoppio del secondo conflitto mondiale ferma i lavori che saranno ripresi solo nel 1955 quando Distillerie Italiane S.p.A. rileva l’area e la destina alla produzione di alcol butilico e metilico. Vengono poi aggiunte altre produzioni di ghiaccio secco e lieviti.
Nel 1969 la distilleria viene acquisita dal gruppo Eridania che, nello stesso anno, realizza anche un impianto di de-zuccherazione del melasso. Nel 1976 la SPEICHIM realizza il nuovo impianto di distillazione e nel 1978 vengono realizzati i depuratori delle acque reflue a seguito dell’introduzione della legge Merli del 1976.
Nel 1990 vien ammodernato l’impianto di distillazione, adottandone uno con tecnologia Mazzoni che permette diversi tipi di produzione.
Nel 2003 la società cambia ragione sociale diventando Alc. Este S.p.A. e successivamente, nel 2005, Alcoplus, in seguito alla joint venture con la cooperativa Caviro di Faenza (il consorzio che produce il Tavernello).
Negli ultimi anni di vita la produzione viene spostata integralmente sul bioetanolo per autotrazione ma il mutato quadro fiscale e commerciale portano completamente fuori mercato l’attività.
Il 5 marzo 2007 l’impianto chiude definitivamente e nel 2017 inizia la demolizione degli edifici, dopo che tutti gli impianti sono stati rivenduti o rottamati.
Approfondimenti e fonti
- “PUA area ex Alc.Este” (Comune di Ferrara)
- “Il ritratto di Alc.Este” di Martina Suppa, Claudia Vullo